«PAOLO, DOVENDO PARTIRE IL GIORNO SEGUENTE, PARLAVA AI DISCEPOLI, E PROLUNGÒ IL DISCORSO FINO A MEZZANOTTE. NELLA SALA DI SOPRA, DOVE ERAVAMO RIUNITI, C’ERANO MOLTE LAMPADE; UN GIOVANE DI NOME EUTICO, CHE STAVA SEDUTO SUL DAVANZALE DELLA FINESTRA, FU COLTO DA UN SONNO PROFONDO, POICHÉ PAOLO TIRAVA IN LUNGO IL SUO DIRE; EGLI, SOPRAFFATTO DAL SONNO, PRECIPITÒ GIÙ DAL TERZO PIANO E VENNE RACCOLTO MORTO. MA PAOLO SCESE, SI GETTÒ SU DI LUI E, ABBRACCIATOLO, DISSE: “NON VI TURBATE, PERCHÉ LA SUA ANIMA È IN LUI”».
Atti degli Apostoli, 20, 7-10 (oggi, 21 gennaio, è la “Domenica della Parola del Signore”)