Una delle località più belle del Paraguay è il Lago Ypacaraí. A circa quaranta chilometri dalla capitale Asunción, si trova San Bernardino, un villaggio residenziale con lussuose ville e case a bordo del lago per una villeggiatura o un weekend non lontano dalla città. Uno dei principali punti di riferimento di Sanber (come viene localmente chiamata San Bernardino) è l’Hotel Del Lago, elegante e storica costruzione che risale al 1888. Un alone di mistero avvolge l’albergo in un cocktail di storia e leggenda.
Dalle foto che adornano le pareti della grande Sala Restaurant, si ha un’idea del calibro degli illustri personaggi che negli anni hanno visitato l’Hotel: da Franklin D Roosevelt a Charles De Gaulle, da Antoine de Saint-Exupéry alla sua amante Hilda Ingenhol (chiamata la Tigre), dallo scrittore Rafael Barrett a Charles Aznavour senza contare la nomenklatura paraguaya degli ultimi centotrenta anni. Fin qui la storia.
Fino all’ultima ristrutturazione, avvenuta qualche anno fa, uno dei motivi di attrazione dell’Hotel era la “Suite 19” meglio conosciuta come suite del suicida. In quella camera il 3 giugno del 1889 si tolse la vita Bernhard Föster, marito di Elisabeth Nietzsche, e quindi cognato di Friedrich, il filosofo .
Föster era un insegnante conosciuto per le sue idee antisemite, era un vero e proprio agitatore e i suoi scritti sulla purezza della razza ariana ebbero notevole successo presso i tedeschi.
Alcune fonti sostengono che fu Richard Wagner a lanciare l’idea di fondare una nuova Germania fuori dall’Europa, a suo dire troppo contaminata dagli Ebrei. Il progetto piacque a Föster che fece una ricerca e scoprì che per la realizzazione di quell’idea il Paraguay era la migliore opzione. Il Paraguay era stato distrutto dalla guerra contro la Triplice Alleanza (1870) e non si era ripreso nonostante fossero passati dieci anni da quell’evento: aveva perso un milione di vite umane – in maggioranza uomini – e il Paese andava ripopolato anche attraverso importanti incentivi ai nuovi immigrati. In Paraguay, a San Bernardino, esisteva già una collettività tedesca ma non aveva niente a che vedere con l’antisemitismo.
Föster viaggiò per tre anni conoscendo il Paese fino a scegliere il luogo per fondare la Nuova Germania nel Dipartimento di San Pedro, a trecento chilometri da Asunción. Un luogo impervio anche in epoca più recente. Bernhard negoziò con il governo paraguayo un accordo per far stabilire in quelle terre centoquaranta famiglie europee in due anni. Tornò in Germania per reclutare questi aspiranti agricoltori. In quel tempo sposò Elizabeth Nietzsche che aveva conosciuto nelle riunioni in casa di Wagner. Friedrich non partecipò alle nozze perché non condivideva il pensiero antisemita del cognato.
Nel 1887 i Föster tornarono a San Pedro con quattordici famiglie (non 140) e fondarono la colonia “Nuova Germania”. L’ostilità di quelle terre, le malattie, il clima, le difficoltà di gestire la colonia, l’insoddisfazione degli immigrati che sospettavano di essere stati truffati, causarono una profonda depressione in Föster che vedeva miseramente naufragare la sua “utopia razzista”. Elisabeth convinse Bernhard a trasferirsi momentaneamente a San Bernardino, ove la colonia tedesca molto attiva aveva fondato anche un club nautico. Alloggiarono presso l’incantevole Hotel del Lago, appena inaugurato. Scelsero la Suite 19.
Ma la depressione di Bernhard non aveva rimedio. Föster si tolse la vita ingerendo stricnina il 3 giugno del 1889. Elizabeth tornò a San Pedro nel tentativo di gestire la colonia ma dopo qualche tempo si arrese e tornò in Germania. Si occupò del fratello soprattutto dopo il collasso mentale del filosofo. Da sempre nazionalista e antisemita Elisabeth beneficiò del sostegno economico del governo nazista. Durò poco perché morì nel 1935. Ai suoi funerali intervenne Hitler. Questo è storia.
La leggenda vuole che il fantasma di Föster vagasse ancora in quella Suite. I visitatori venivano pertanto avvertiti dal concierge che in quella stanza potevano eventualmente avvertire “presenze” o rumori di catene, pianti, sospiri e quant’altro di anime in pena. Alcuni ci andavano apposta per vivere quelle particolari emozioni. Molti se ne tenevano alla larga.
Se un turista arrivando oggi all’Hotel del Lago cercasse la Suite 19 o del Suicida, resterebbe deluso, perché dopo la ristrutturazione non esiste più. Così dicono. Perché? Bisogna calcolare se è commercialmente più conveniente avere una suite con fantasma all included per pochi stimatori o avere un luogo pittoresco e storico come un qualsiasi hotel di lusso, per la maggior parte dei clienti.
Ora, non è l’Hotel di Shining. ma: in quella stessa Suite si era anche suicidato l’immigrato tedesco Guillermo Weiler il fondatore, nel 1888, dell’Hotel. Questo fatto non è molto conosciuto o, per meglio dire, fa parte delle leggende.
Alcuni anziani del posto affermavano di incontrare ogni tanto Guillermo, e il figlio Bruno, che passeggiavano a bordo lago. Si fermavano a parlare con il trapassato il quale raccontava loro, sempre serenamente, interessanti aneddoti sul Lago Ypacaraí e sull’Hotel. Gli anziani a loro volta sono trapassati come Bruno deceduto nel 1954. Non c’è più nessun testimone di quegli incontri.
Nessuno potrà quindi confermare questo racconto di Weiler:
Guillermo affermava che Hitler e Eva Braun fuggiti da Berlino, dopo essersi rifugiati a San Carlos de Bariloche (Argentina), dovettero riparare in Paraguay perché molta gente li aveva riconosciuti. Giunsero a San Bernardino e alloggiarono nell’Hotel del Lago per otto anni. Avevano passato i primi anni nella dependance, nel giardino, ma poi dovettero trasferirsi nel corpo centrale dell’Hotel. Per precisione nella Suite 19.
Hitler era già malato e peggiorava ogni anno. Anche Eva era malata e stava peggio di lui, inoltre aveva un difetto: parlava troppo con tutti… E allora accadde il fattaccio. Hitler uccise Eva con il veleno poi si tolse la vita con un colpo di pistola alla testa: come sarebbe dovuto avvenire il 30 aprile del 1945. I due corpi furono sepolti in una cantina abbandonata dell’albergo. Cantina che non esiste più.
D’accordo, è leggenda per mancanza di testimoni, ma di leggende sulla fine del führer ce ne sono tante. Una in più non cambia nulla.
Piero Porcarelli
[in copertina: Visita alla camera infestata dagli Spiriti, di William Frederick Yeames (1869)]