L’INVIATO DI DIO, IL PROFETA MAOMETTO, PROSTRATO DALL’AGONIA, CHIESE UN SIWAK – UNO ZEPPO, O RAMETTO, PER NETTARE I DENTI. POI, QUANDO VENNE IL SUO MOMENTO, RESE L’ANIMA PROFFERENDO:
“O DIO!… PERDONA I MIEI PECCATI… SÌ… VENGO TRA I MIEI CONCITTADINI CHE SONO NEL CIELO”.
E SDRAIATO SU UN TAPPETO DISTESO PER TERRA, MORÌ SERENAMENTE, CON LA TESTA POGGIATA SUL SENO DI AISHA.
[da: al-Buḫārī, Detti e Fatti del Profeta dell’Islam, LVII; il Profeta morì l’8 giugno del 632]