I- È molto difficile che si sappia per altre discipline, scienze applicate o nuove creazioni dello spirito: ma dello Spiritismo moderno si conosce l’esatta data di nascita.
Alla fine di marzo del 1848, a Hydesville, Stato di New York, nella casa della famiglia Fox si udirono improvvisamente strani rumori e colpi sordi, diffusi.
Le due figlie minori dei Fox, Margaretta detta Maggie, 15enne, e Catherine (o Kate), 11enne, convinsero facilmente la sorella Leah (all’epoca aveva 35 anni), che si trattava di “manifestazioni dei Morti”, e che i defunti in questo modo cercavano di comunicare col mondo dei Vivi.
I fenomeni – battiti ripetuti, soprattutto, e scricchiolii, oppure piccoli segni di levitazione – si ripeterono anche quando le ragazzine si sedettero intorno a un tavolo, formando una catena, con le mani bene in vista. Maggie e Kate riuscirono a dialogare, attraverso un semplice codice, con le entità evocate e divennero così, in modo del tutto “naturale”, le prime Spiritiste “di professione” nella storia. Leah si assunse il compito di far loro da agente e procuratrice e presto, visto che la curiosità popolare intorno alle doti delle Fox cresceva, le sorelline dovettero esibirsi in casa e poi sui palcoscenici.

Oggetti di mobilio, tambureggiamenti vari, e metodi prescelti per queste prime Epifanie Spiritiche fecero sì che, da allora in poi, tutte le sedute medianiche si somigliassero.
Lo Spiritismo giunse in Europa, dagli Stati Uniti, intorno al 1850, e, anche sotto il cielo cattolico, mantenne connotazioni tipiche del protestantesimo e dello “spirito di gruppo” di stampo americano. Divenne un passatempo decisamente “democratico”.
Qualsiasi borghese poteva accogliere nel proprio salotto questi “giochi da tavolo”; chiunque poteva civettare con l’Aldilà e le sue paure, e soprattutto: qualsiasi dilettante poteva cadere in trance e risvegliare un Trapassato.

I professionisti del dialogo coi Morti, e gli studiosi dell’Occulto e degli Arcani furono spazzati via dalla nuova tendenza. Lo Spiritismo diede il colpo di grazia al mesmerismo, e fu ovviamente il succedaneo e il finale distruttore della Negromanzia, in auge fino al Settecento. Il Medium riscuoteva, adesso, un successo strepitoso in società, mentre il Negromante dal tempo dei secoli più bui preferiva scomparire nei cimiteri, solitario, oppure con pochissimi iniziati votati al silenzio per giuramento. Lo spiritista – soprattutto nella sua straripante versione femminile – poteva essere ed era, in generale, una persona ignorante, di poche letture, vicine allo zero. Era e doveva dimostrarsi ingenuo, quasi “subisse” il proprio dono, più che compiacersene: in modo che nessuno potesse scambiarlo per un truffatore. Il Negromante, al contrario – così ce lo descrive già Quintiliano –, era un acuto, serio, profondo conoscitore del mondo infero, a cui si approssimava con complicate formule e pentacoli; era un “domatore” di Fantasmi, il quale, se convocava un defunto, lo faceva con uno scopo preciso, ben conoscendo i rischi fatali d’una scorretta o fatua evocazione.
A quanto sembra, i trapassati preferirono – e di gran lunga, a giudicare dal numero delle apparizioni –, i rozzi Medium agli stregoni più sapienti e raffinati. I Morti accorsero a frotte al richiamo degli spiritisti: e accorrono tuttora.

La parabola di Maggie e Kate Fox è assai istruttiva. Fin dal 1853 correvano voci su di loro: qualcuno sospettava raggirassero l’uditorio durante i loro spettacoli medianici. Tra il 1871 e il 1874 le performances della sorellina Kate, ormai trentenne, vennero analizzate dallo scienziato William Crookes. Il quale decretò, che i colpi ascoltati durante le sedute erano di genuina provenienza fantasmatica.

Tuttavia, nel 1888, giusto quaranta anni dopo i “fatti” di Hydesville, Maggie Fox ammise che lei e la sorella avevano prodotto con un trucco i rumori che erano stati scambiati per manifestazioni degli Spiriti. Battendole con forza, facevano “scrocchiare” le articolazioni delle dita dei loro piedi e delle mani, sotto i vestiti, dentro le calzature. Al principio, erano così piccole, le consideravano bambine sprovvedute, che nessuno pensò fossero capaci di una frode così evidente e stupida. Poi continuarono, cavalcando l’onda del favore popolare.
Maggie negli anni successivi ritrattò la confessione, ma troppo tardi. Le Fox perirono in miseria, dimenticate da tutti.
Ciò nonostante, l’inganno da cui nacque lo Spiritismo moderno non fu considerato un Peccato Originale, tale da arrestarne l’irresistibile progresso. Lo “Spirito del Tempo” era disposto a perdonare ogni truffa o deviazione, purché si salvasse la nuova Scienza degli Spiriti e fosse aperta ogni breccia per il ritorno dei Morti sulla Terra.
[La “Storia dei Medium” prosegue con “La Tavola Oui-Ja“]