«HO LETTO DA QUALCHE PARTE DI UN FAMOSO CARNEFICE CINESE, COSÌ BRAVO E RAPIDO NEL SUO LAVORO CHE UNA VOLTA IL CONDANNATO SALE I GRADINI DEL PATIBOLO, METTE PIEDE SULLA PIATTAFORMA, E IL CARNEFICE, CHE STAVA UN MEZZO PASSO DIETRO DI LUI, GLI SFERRA SENZA PREAVVISO UN FENDENTE VELOCISSIMO DELLA SUA SPADA DALLA LAMA SOTTILE COME UN CAPELLO. IL CONDANNATO DICE: “SIGNOR CARNEFICE NON PROLUNGHI LE MIE SOFFERENZE FACENDOMI ATTENDERE”. E IL CARNEFICE GLI RISPONDE: “SIGNORE, SIA COSÌ GENTILE DA FARE UN PICCOLO CENNO CON IL CAPO, PER FAVORE”. IL CONDANNATO OBBEDISCE, E LA TESTA GLI ROTOLA PER TERRA!»
[da un’intervista di Alfred Hitchcock a Peter Bogdanovich]