La “Madonna del Rosario” nasce come “Madonna della Vittoria”. Nel 1571, Pio V implorò la Cristianità di pregare la Vergine, invocandola col rosario, chiedendole aiuto per debellare le forze musulmane che minacciavano le roccaforti dell’Occidente. Il 7 ottobre dello stesso anno la flotta della Lega Santa, capitanata da don Giovanni d’Austria e Marcantonio Colonna, riportò una vittoria schiacciante contro i Turchi-ottomani nella battaglia navale di Lepanto. Riconoscente, il Papa introdusse il culto della “Madonna della Vittoria” nel calendario liturgico. Gregorio XIII, il pontefice che rivoluzionò il calendario, trasformò la ricorrenza del 7 ottobre in festa della “Madonna del Rosario”.
Un Racconto Insolito e Curioso
L’Italia è la patria delle Benedizioni.
Non per niente, ci si lucrò sopra assai precocemente. Benedizioni scendono e trasudano, nel Bel Paese, come il condimento sulla pastasciutta.
Heinrich Heine lesse questa testimonianza nei Reisen eines Deutschen in Italien in den Jahren 1786 bis 1793 di Carl Philipp Moritz:
“Moritz racconta che fra la gente di campagna inginocchiata attirò la sua attenzione uno di quei venditori di rosari che scendono dalla montagna, i quali intagliano i più bei rosari su un tipo di legno bruno vendendoli in tutta la Romagna a un prezzo assai alto perché riescono a farli consacrare dal papa in persona.
L’uomo era inginocchiato, immerso nel più profondo raccoglimento, ma teneva in alto il cappello di feltro a larghe tese nel quale si trovava la mercanzia, i rosari, e mentre il papa impartiva la benedizione protendendo le mani, quello agitava il cappello rimescolando il contenuto come sono soliti fare i castagnai quando arrostiscono le castagne sulla gratella; sembrava preoccuparsi coscienziosamente a far sì che i rosari, posti nel fondo del cappello, ricevessero un po’ di benedizione papale e fossero consacrati tutti nello stesso modo”.
[in copertina: La distribuzione del Rosario, di Jean Baptiste Mallet]