“L’ULTIMO ASSALTO FÙ CRUDELE SOPRA TUTTI GLI ALTRI. I TURCHI ERANO VENUTI ALLA MURAGLIA CON TRE SCHIERE L’UNA DOPÒ L’ALTRA, E SI COMBATTÉ CON MERAVIGLIOSO SFORZO QUATTR’HORE CONTINUE, E FÙ TANTO L’ARDORE DEGLI ANIMI, CHE UN ARCHIBUGIERE PORTOGHESE COL TRARRE DI CONTINUO, E SEMPRE COLPIRE, HAVENDO GIÀ FINITE LE PALLE, SI TRASSE PER SE STESSO UN DENTE DI BOCCA, E MESSOLO INCOLTAMENTE NELL’ARCHIBUSO LO SCARICÒ SOPRA’ NIMICI IN LUOGO DI PIOMBO”.
[L’assedio della Rocca di Dio, nel racconto di Giovan Pietro Maffei, Le Historie delle Indie Orientali, tradotte di latino in lingua toscana, 1589]