I- Certe volte la pratica del sesso tra coniugi non si impone per affetto, per abitudine, o per passione, ma come sostitutivo di “pratiche burocratiche” di difficile reperimento.
Un racconto di Casanova ce lo spiega, introducendoci alla controversa personalità di Ange Goudar.
«Goudar, nativo di Montpellier […], uomo di spirito, ruffiano, ladro al gioco, spia della polizia, falso testimonio, scaltro, ardito e sconcio, nel 1776 trovò a Londra, in una birreria, una bellissima ragazza irlandese. La prese con lui; e mi disse di averla sposata in seguito. Può darsi, ma non ci scommetterei. Lasciò Londra con mille ghinee guadagnate di frodo al biribissi. Tornato a Vienna, il Signore di Schottenbach, gli inviò dei commissari per sapere se quella bella donna fosse sua moglie; e Goudar disse di sì; i commissari chiesero delle prove, e Goudar rispose che li avrebbe accontentati, pregandoli di uscire un momento. I commissari obbedirono.
Due minuti dopo li chiamò. Essi entrarono e videro Goudar sopra il ventre di Sara, intento a far la bestia a due schiene. “Ecco la mia prova”, gridò il felice campione. “Non ne ho altre”.
Gli fu ordinato di lasciare Vienna immediatamente».
II- Anche il Miele, in passato, venne utilizzato per sostituire i Certificati di Matrimonio.
Erode – racconta Riccardo Pacifici – era uno schiavo del re che uccise il padrone e tutti i membri della famiglia di quello, tranne una, una principessa di cui era invaghito. Quindi, prese il potere. La giovane sopravvissuta, tuttavia, preferì il suicidio alle nozze: “si precipitò da una terrazza e morì”.
Erode “allora la custodì sette anni nel miele, perché si potesse dire che aveva sposato una principessa”.
[in copertina: Contrasti della Moda, di James Gillray]