Il 4 febbraio 1912, un trentaquattrenne austriaco, Franz Reichelt, detto “il sarto volante”, indossò un abito di sua invenzione che lo rendeva vagamente simile a un pipistrello, e saltò giù dalla terrazza della Torre Eiffel, a Parigi. Nelle sue intenzioni, l’indumento, una volta spalancate le “ali” lunghe alcuni metri, doveva servirgli da paracadute. In linea di principio, poteva funzionare. Ma non funzionò. Si infranse così il suo sogno leonardesco di volare contando solo sulle proprie forze.
In questa tragica sequenza filmata possiamo assistere ai suoi tentennamenti. Aveva detto alle autorità che per la sua dimostrazione avrebbe usato un manichino, poi si ostinò a prendere il posto del fantoccio. Ma forse proprio all’ultimo momento ci aveva ripensato, ricordandosi di Icaro. Però: c’erano stampa, fotografi, cinematografari, e, sotto, un gruppo di spettatori che, benché esiguo, pretendeva lo spettacolo. Le sue ultime parole furono rivolte alla folla che lo attendeva giù da basso: “A presto!”, disse. E si gettò.
La sua non fu né la prima né certo l’ultima “morte in diretta” fissata sulla pellicola.
[da YouTube, filmato a cura di “Transglouti”]