“IO REGNO DA OLTRE CINQUANT’ANNI, SEMPRE VITTORIOSO O IN PACE, AMATO DAI SUDDITI, TEMUTO DAI NEMICI, RISPETTATO DAGLI ALLEATI. HO AVUTO A MIO TALENTO RICCHEZZA E ONORI, POTENZA E PIACERI, E PARE CHE NULLA SIA MANCATO SULLA TERRA ALLA MIA FELICITÀ. IN QUESTO STATO, HO VOLUTO NOTARE  ATTENTAMENTE I GIORNI DI PURA E GENUINA FELICITÀ: ESSI NON FURONO CHE QUATTORDICI… OH UOMO, NON CONFIDARE MAI NELLE COSE DI QUESTO MONDO”.

Le confessioni dell’emiro ‛Abd ar-Raḥmān, in: Edward Gibbon, Storia della decadenza e caduta dell'Impero romano
[Come ci piacerebbe sapere che cosa gli è accaduto in quelle due memorabili settimane!]