«TRA IL 1929 E IL 1930, UN PROCESSO DI POST-SINCRONIZZAZIONE IDEATO DAL FISICO JAKOB KAROL, PERMETTEVA DI AGGIUNGERE E MIXARE SEPARATAMENTE LE NUOVE COLONNE AUDIO SULLA PELLICOLA, E FU BATTEZZATO DUBBING: TERMINE IL CUI ETIMO DERIVA DAL FRANCESE ADOBER, “ADDOBBARE” (CHE INDICAVA IN ANTICHITÀ IL “VESTIRE, ARMARE I CAVALIERI”). SI TRATTAVA DI ACCONCIARE DIVERSAMENTE, “RIVESTENDOLE” SUL PIANO ACUSTICO, LE SEQUENZE ORIGINALI, CERCANDO DI RISPETTARE, LADDOVE VISIBILE, IL SINCRONISMO ARTICOLATORIO DEL “MOVIMENTO” LABIALE. IN EFFETTI, DUNQUE, IL DOPPIAGGIO SI BASAVA SU UN PARZIALE RECUPERO DEL VALORE PANTOMIMICO DEL “PARLATO” ».

[da La Danza del Senso, di Serafino Murri e Gianni G. Galassi]