Il 17 luglio 1902 l’inventore Willis Haviland Carrier progettò negli Stati Uniti il primo vero impianto di “climatizzazione” della Storia. Erede del frigorifero – di cui, di fatto, fu la versione più “estroversa” –, beneficiaria dell’estensione della rete elettrica a tutte le grandi città, l’Aria Condizionata fu presto istallata negli ospedali e negli uffici. Solo dal 1914 comparve nelle abitazioni private: la prima che Carrier “raffreddò” fu una casa di Minneapolis, in Minnesota.
Come tutte le invenzioni indispensabili alla Modernità, anche l’Aria Condizionata può contare su una serie di (più o meno) illustri antecedenti.
Il primo Condizionatore, in realtà, fu a “trazione animale”. L’abate Bonnaterre, nel suo Tableau Encyclopédique (1790) descrive un certo serpente, detto “delle Dame”: si tratta d’uno – egli afferma –, “dei più graziosi serpentelli che si conosca”, lungo dagli otto ai dieci pollici, e che gli Indiani reputano assolutamente innocuo. Tant’è che le donne della costa del Malabar volentieri lo nutrono e lo allevano in casa; e non solo, ma, vivo, “se lo pongono anche tra le poppe, per rinfrescarsi durante i grandi calori che mettono a dura prova il loro paese”. Il serpente è notoriamente un animale a sangue freddo. Certo, una volta posto dentro gli abiti a contatto con a pelle, è difficile poi frenarne le spire e l’impazienza: ma utilizzarlo al posto del ventaglio o del ventilatore ha una sua logica. Forse la stessa Cleopatra trasse qualche refrigerio dal porsi in seno l’aspide mortale.
[in copertina: Morte di Cleopatra, di Reginald Arthur]