Marie Mignot, famosa bellezza di Grenoble, che poi divenne Maréchale de l’Hospital, fu chiesta in moglie dal segretario d’un vecchio consigliere del Tribunale. L’amore era reciproco, le famiglie consenzienti e soddisfatte. Nulla lasciava presagire l’infausto giorno in cui il matrimonio sarebbe andato a monte.
Avvenne giusto alla vigilia delle nozze; fu data una festa per i fidanzati, che dovevano sposarsi il giorno successivo. La ragazza danzò raggiante di gioia col suo promesso, ma al culmine del ballo e la delizia, ebbe l’infortunio, racconta uno storico, “di lasciar sfuggire uno di quei sospiri che turbano profondamente naso e orecchie” (lâcher un de ces soupirs qui choquent le nez et les oreilles): cioè, un peto in luogo pubblico. Il fidanzato ne arrossì e si vergognò talmente che le nozze furono cancellate.
La storia (o meglio, la flatulenza) fece tanto rumore che fu accolta persino nel Dizionario contenente gli Aneddoti storici dell’Amore di Georges Jean Mouchet. Ma lo stesso studioso ci avverte che proprio quel “sospiro” fece la fortuna di Marie Mignot.
La danza fragorosa attirò la curiosità del consigliere del Tribunale. Che volle conoscere la Mignot.
Lui era vecchio (forse da qualche decade frequentava lo stesso vizio, ma in clandestinità); Marie bella; disonorata, è vero, ma appena un po’. L’anziano e danaroso consigliere la sposò e in poco tempo la rese ricca e vedova.
Marie Mignot si trasferì poi a Parigi, dove nessuno conosceva la vera storia del suo matrimonio: attrasse le attenzioni del Maresciallo de l’Hospital, che le fu marito, ma approfittò di lei dilapidando ogni sua fortuna. Di nuovo vedova, e pressoché alla fame, la Marescialla godeva però di una bellezza rimasta intatta; così poté sedurre il re di Polonia Giovanni II Casimiro.
Costui aveva da poco abdicato, aveva preso l’abito religioso, e si era ritirato nel convento di Saint-Germain-des-Près, a Parigi. Giovanni Casimiro la sposò segretamente. Dal matrimonio, Marie Mignot non trasse però né altri beni, né denari e neppure il titolo di regina, perché l’ipocrisia regnante non lo permetteva,. Ne derivò solo un solido amore che non si estinse neppure con la morte dell’ex sovrano. «Si dice che la prima notte delle sue nozze, ella gli disse: Che Dio sia benedetto, il mio horoscopo è compiuto; mi avevano predetto che avrei finito per sposare un monaco e un gran Re». Il suo sposo, infatti, riuniva queste due persone in una.
È certo e ovvio, però, che tutto il destino di Marie Mignot sarebbe stato assai più squallido, se un suo gioioso peto non avesse orientato diversamente l’umana Provvidenza.
La Marescialla de l’Hospital sopravvisse alla sua terza vedovanza fino al 1711.