Perché il Falso, assai spesso, produce più Storia del Vero.
Erich Hobsbawm, con altri suoi colleghi, dedicò a questo argomento un importante libro collettaneo, che fu dato alle stampe nel 1983: The Invention of Tradition. Vi si afferma che i costumi che riteniamo più vetusti e popolari potrebbero essere, invece, invenzioni recenti. Ad esempio, c’è da chiedersi seriamente se gli antichi clan scozzesi abbiano mai indossato il kilt o “gonnellino” di “tartan”, intessuto a scacchi, che si pensa appartenga alle loro più fiere e radicate tradizioni. In una lettera inviata da Ivan Baillie – un gentiluomo di Abereachan –, a The Edimburgh Magazine (March, 1785) leggiamo infatti tutta un’altra storia.
Fu un inglese, un certo Tom Rawlinson, a inventarsi la nuova forma del kilt, perché il tradizionale, enorme, avvoltolato “plaid”, dal quale i suoi operai Highlanders non volevano separarsi, li intralciava durante il loro duro lavoro in fabbrica. Una volta ridotto il fondo dell’abito solo a una “gonnella”, i disagi sparirono – o, meglio, rimasero solo quelli tipici dell’alienante produzione industriale delle merci.
Baillie testimonia di non aver mai visto circolare nessuno scozzese col piccolo kilt a scacchi (o felie-beg, in gaelico), dalle parti di Edinburgo, almeno fino al 1738.
Secondo lo storico Hugh Trevor-Roper, quando Londra, dopo l’insurrezione giacobita, vietò agli scozzesi di indossare i costumi nazionali, le classi dirigenti, per prime, si fecero un pregio di mostrarsi col nuovo gonnellino. Ottennero grande successo e le masse degli oppressi li seguirono, in ossianica transe. Da allora la più comoda tenuta da fatica fu scambiata per contrassegno patriottico dagli stessi inglesi.
Il vecchio Pitt decise di creare reggimenti speciali formati solo da Highlanders, per disciplinare e incanalare nell’esercito il loro inveterato spirito di ribellione. Arruolatili come mercenari per le campagne dell’Impero, impose loro di vestire il “piccolo kilt”, che da quel momento divenne davvero – senza alcuna tradizione alle spalle – il costume nazionale degli scozzesi.
[dalla voce “Verità & Menzogna” della Fantaenciclopedia]