«LA PRIMA VOLTA BÖCKLIN ARRIVÒ IN CASA WAGNER, E INVECE DI TROVARE IL “MAESTRO”, TROVÒ COSIMA CHE LO PRESE PER MANO E GLI DISSE: “VENITE CON ME. VI STIMO DEGNO DI VEDERE LO SPETTACOLO PIÙ BELLO CHE SIA AL MONDO, MA CAMMINATE IN PUNTA DI PIEDI”. E CON INFINITE PRECAUZIONI LO FECE ENTRARE DENTRO UNA CAMERA EVANESCENTE DI PENOMBRA, LO CONDUSSE DAVANTI A UN DIVANO VASTISSIMO E VESTITO DI RASO ROSSO, SUL QUALE, TRA I CUSCINI DENTRO UNA VESTAGLIA DA MAGO, IL BASCO DI VELLUTO SULL’ORECCHIO, WAGNER DORMIVA COME UN PICCOLO KLINGSOR».
Alberto Savinio, Narrate, Uomini, la vostra storia