“TROVO CHE AMARA PIÙ DELLA MORTE È LA DONNA, LA QUALE È TUTTA LACCI: UNA RETE IL SUO CUORE, CATENE LE SUE BRACCIA”.
(Ecclesiaste, 7, 26)
“C’È UN PRINCIPIO BUONO CHE HA CREATO L’ORDINE, LA LUCE E L’UOMO; E C’È UN PRINCIPIO MALVAGIO, CHE HA CREATO IL CAOS, LE TENEBRE, LA DONNA“.
(Pitagora)
‘‘LA DONNA È UNA BELVA, I SUOI PECCATI SONO COME LA SABBIA. LA DONNA È COSA CATTIVA, COSA MALAMENTE CARNALE, CARNE TUTTA INTERA. ESSA È IL DELIRIO SUPREMO, E IL NEMICO INTIMO, IL FLAGELLO INTIMO. INGANNATRICE CON IL SUO SPLENDORE, ARDENTE NEL CRIMINE, CRIMINE ESSA STESSA… DONNA PERFIDA, DONNA FETIDA, DONNA INFETTA. ESSA È IL TRONO DI SATANA, IL PUDORE LE È DI TROPPO; FUGGILA LETTORE”.
(dal De Comptemptu Foeminae di Bernard de Morlas, un monaco dell’Abbazia di Cluny del XII secolo)
“BISOGNA DISTINGUERE TRA DONNE COLPOSE E DOLOSE”.
(Karl Kraus, Detti e Contraddetti)
[oggi 8 marzo, cosiddetta “Festa della Donna”, non dobbiamo dimenticare che veniamo da 30 o 40 secoli di “oscurantismo misogino”, che ha contaminato anche molti Grandi Spiriti (maschili) dell’Umanità]